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I COV - Composti Organici Volatili

19.06.2020 Sonno e benessere
dettaglio notizia

Cosa sono e dove si trovano i COV? Come possiamo difenderci?

Nei locali chiusi la presenza eccessiva e prolungata di alcune sostanze chimiche può creare dei problemi per la salute. Anche nelle nostre stanze da letto.

Nelle nostre stanze da letto, sempre più sigillate per motivi di risparmio energetico o di aria condizionata, è importante cambiare spesso l’aria.

Infatti nei locali chiusi la presenza eccessiva e prolungata di alcune sostanze chimiche può creare dei problemi per la salute. In particolare, parliamo dei i Composti Organici Volatili (in inglese VOCs: Volatile Organic Compounds). Questi composti includono idrocarburi, alcoli, esteri, chetoni e aldeidi (tra cui la formaldeide).

I COV possono essere rilasciati da profumi, prodotti alcolici, deodoranti ed i prodotti utilizzati per l’igiene personale e domestica. Inoltre i COV possono anche essere emessi da corpi solidi e quindi da libri, giocattoli, peluches, stampanti, computer, moquette, tendaggi, imbottiture e tappezzerie.

Alcuni COV possono avere effetti negativi sulla salute, ma è necessario tenere presente che non tutti i COV sono nocivi; infatti anche il mondo vegetale emette in continuazione essenze volatili, come terpeni ed esteri (detti bio COV).

Il rischio deriva, più che dalla concentrazione degli inquinanti che in genere è molto bassa, dalla prolungata esposizione ovvero alla concentrazione integrata nel tempo.

L’esposizione prolungata ai COV ad alte concentrazioni può dare irritazione agli occhi, al naso e alla gola, mal di testa, nausea e stanchezza. Gli effetti cronici comprendono danni più importanti alla nostra salute.

                                                                              

Come possiamo difenderci?

Ci sono misure di controllo che ciascuno di noi può mettere in atto in modo semplice:

  • ridurre al minimo le fonti d’emissione;
  • prestare attenzione a quanto riportato sulle etichette dei prodotti che utilizziamo;
  • aumentare la ventilazione degli ambienti nei quali viviamo.

Tecnicamente, il requisito minimo di ricambio d’aria in un ambiente chiuso è di 0,5 ricambi d’aria naturali l’ora.

Cosa prevede la Normativa standard

Non ci sono valori limiti standard per l’emissione dei COV negli ambienti domestici, ma la legislazione europea ed italiana mostrano un’attenzione crescente come dimostrato dalla Dir. 2004/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla limitazione delle emissioni di composti organici volatili dovute all’uso di solventi organici in talune pitture e vernici e in taluni prodotti per carrozzeria.

In Italia sono previsti per gli ambienti nei quali si vive e soggiorna, limiti di emissione solo per la Formaldeide. Il limite massimo di esposizione è : 0,1 ppm (parti per milione che equivalgono a 0,124mg/m3).

La formaldeide è un gas incolore con caratteristico odore pungente e con un forte potere irritante.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’ASHRAE (American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers, Inc.) indicano come valore guida per l’aria indoor 0,1 mg/m3 come concentrazione media di 30 minuti.

-->Leggi "Come dormire in sicurezza in un ambiente più green

-->Leggi "Quali sono i principali inquinanti belle nostre case"

 

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