Lo dimostrano i test di laboratorio che simulano le condizioni più critiche di stress a cui è sottoposto, notte dopo notte, il materasso sul quale dormiamo.
Motivi di igiene:
- ogni notte il corpo espelle circa un terzo di litro in sudore e umori corporali. Una parte evapora durante il giorno; una parte, purtroppo, rimane nel materasso;
- ogni notte perdiamo circa un grammo e mezzo di pelle (desquamazione del cuoio capelluto, ricambio della cute) condizione favorevole per la proliferazione degli acari;
- in un materasso usato da cinque-sei anni si possono misurare fino a duecento grammi di polvere, composta da particelle organiche e inorganiche;
- in un materasso si annidano naturalmente spore, batteri e acari; questi ultimi responsabili di sintomi come rinorrea, lacrimazione degli occhi e asma per i soggetti con allergia conclamata agli acari.
Per i motivi legati all'assenza di comfort, basta ascoltare il nostro corpo dopo una notte nel nostro materasso.
Quando troppo spesso ci si alza non riposati, indolenziti, doloranti, magari dopo essersi svegliati più volte nella notte con gli arti intorpiditi, allora è bene porsi qualche domanda sullo stato di salute del proprio materasso. Il nostro corpo infatti sta segnalando che durante il riposo notturno non è accolto e sostenuto in maniera corretta. Il tempo inevitabilmente agisce sui nostri materassi, compromettendone le qualità originarie di elasticità e di compattezza.
Per questi motivi, igienici e di comfort, è preferibile sostituirlo dopo 7/10 anni di utilizzo continuo.