Tempo sei-sette anni un materasso può arrivare a contenere fino a 200 grammi di polvere, senza contare sudore, spore, batteri e acari. Mentre per il comfort, basta ascoltare il nostro corpo dopo una notte nel nostro letto: se la mattina ci alziamo sempre indolenziti e poco riposati, dovremmo domandarci se stiamo dormendo in un sistema letto ancora in "salute".
A questo bisogna aggiungere il microclima nel sistema letto. La temperatura e il tasso di umidità della camera da letto alterano i singoli componenti degli elementi che compongono il sistema letto, compromettendone nel tempo confortevolezza ed ergonomia. Un esempio è la pura lana impiegata prevalentemente per le imbottiture: grazie al suo potere igroscopico assorbe il sudore del corpo e l’umidità presente nell’ambiente in cui si dorme, ma questo nel tempo fa perdere elasticità al filato facendo diventare il materasso o il topper piatto, scomodo e poco accogliente.
Ma come capire quando è il momento di cambiare uno o più elementi del nostro sistema letto?
Ecco una semplice lista di problematiche da tenere d’occhio per capire se ogni singolo elemento del nostro sistema letto non è più in salute e quindi bisognerebbe valutare la sua sostituzione.
1. Materasso:
- una volta sdraiati, cede sotto il peso del corpo e non offre più l’adeguato sostegno alla nostra schiena, in particolare in corrispondenza delle parti più pesanti, come il bacino;
- presenta un avvallamento in corrispondenza della zona lombare visibile ad occhio nudo;
- il corpo affonda troppo e la schiena assume posizioni dannose per la colonna vertebrale;
- il bordo del materasso si presenta svuotato e privo di sostegno. Da seduti il bordo si schiaccia eccessivamente da non sostienere il peso del corpo, causando disagio e difficoltà ad esempio quando ci si alza dal letto;
- il tessuto di rivestimento è macchiato per via del sudore corporeo o da eventuali liquidi organici.
2. Rete:
- le doghe non sono correttamente convesse ma risultano piatte in corrispondenza della zona lombare;
- le doghe si flettono eccessivamente (da convesse diventano concave) quando sono sollecitate dal peso del corpo sdraiato sopra al materasso;
- una o più doghe sono rotte o scheggiate;
- gli snodi laterali in caucciù sono consumati e hanno perso di elasticità;
- il telaio ha perso in stabilità.
3. Cuscino:
- i suoi componenti hanno perso le caratteristiche fisiche di elasticità e sostegno, quindi o risulta troppo morbido e non offre più un sostegno adeguato alla testa, al collo e alle spalle, oppure risulta troppo rigido, appiattito e sconfortevole per cui è compromesso l’allineamento tra la testa e la colonna vertebrale con conseguente disagio e rischio di indolenzimenti in corrispondenza dei muscoli del collo e delle spalle. Per dormire bene la testa non deve essere spinta né troppo verso l’alto né troppo verso il basso.
- presenta macchie di sudore.
4. Topper:
- le performance di accoglienza sono compromesse. Quindi o l’imbottitura non è più elastica e resiliente, ossia non ritorna nella sua forma originale, oppure si presenta con avvallamenti o piatto e snervato;
- eventuali presenza di macchie di sudore o liquidi organici.
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