Con la primavera chi soffre di allergie stagionali come i pollini delle piante, deve prestare particolare attenzione per evitare che la sintomatologia (rinite e asma) peggiori con inevitabili ripercussioni sulla salute e sulla qualità della vita diurna e notturna. Per coloro invece che soffrono di allergia perenne (acari della polvere) le indicazioni fornite dal medico curante vanno seguite con scrupolo tutto l’anno.
Lo specialista ci ricorda quali sono i consigli pratici da osservare nel vademecum che segue.
Per i pazienti allergici ai pollini:
- farsi spiegare dal medico il calendario pollinico, ovvero la presenza per zone geografiche di alte concentrazioni di polline in determinati periodi dell'anno; chi e' allergico ai pollini degli alberi (betulle e cipressi) deve prestare attenzione nei primi mesi dell'anno, evitando i boschi e le zone alberate;
- chi e' allergico alle graminacee eviti gli spazi extraurbani da fine aprile a giugno. Chi e' allergico alla parietaria deve stare all'erta nella tarda estate;
- nei giorni di sole con clima asciutto e ventoso evitare le gite all'aperto nelle ore centrali del giorno perché è il momento in cui c’è la maggiore concentrazione di polline;
- dopo la pioggia alcuni pazienti stanno meglio. Per altri invece la rottura dei granuli pollinici causata dall'umidita' puo' provocare un peggioramento dei disturbi;
- limitare le attività' all'aperto durante la stagione pollinica. Durante il taglio del fieno non sostare nelle immediate vicinanze;
- tenere chiuse le finestre durante le ore centrali del giorno. Aprirle di primo mattino o nelle tarde ore notturne;
- in automobile tenere chiusi i finestrini;
- in casa evitare l'uso di ventilatori che possono disperdere in aria i pollini depositati sul pavimento.
Per i pazienti allergici agli acari nota come “allergia alla polvere domestica”:
- dormire in camere da letto asciutte e prive di muffa;
- per la pulizia degli ambienti usare spesso l’aspirapolvere dotato di filtri specifici in grado di trattenere particelle più fini (fino a 10 micron) da sostituire ogni sei mesi;
- il letto deve avere una struttura semplice senza cassetti o scomparti non ripulibili fonte di ricettacoli di polvere;
- coperte e materassi vanno spesso arieggiati;
- usare per i materassi ed i cuscini coperture impermeabili agli allergeni ed alla forfora. Le coperture (coprimaterasso e federa per il cuscino) vanno lavate almeno una volta ogni tre settimane;
- è sconsigliata la coabitazione con gli animali domestici;
- evitare spray profumati;
- evitare fumi di caminetto. L’allergico è potenzialmente un soggetto “delicato”. Stimoli aspecifici come profumi, deodoranti e lacche spray per capelli, possono far precipitare situazioni latenti anche in assenza dell’allergene specifico. Le evidenze scientifiche sconsigliano l’utilizzo del pellet per i caminetti perché si tratta di un combustibile che peggiora i sintomi respiratori (biomasse);
- l'arredo della camera da letto e della casa in genere deve essere semplice e facilmente pulibile: pochi mobili, evitare i tendaggi ingombranti, evitare i tappeti, la moquette, gli scaffali polverosi con troppi libri e i peluche;
- pulire il pavimento con panno inumidito;
- cambiare le lenzuola tutte le settimane e lavarle ad almeno 60°C;
- eliminare la polvere spesso e con panni umidi:
- tenere sotto controllo l’umidità, arieggiando quotidianamente la stanza da letto.
Dott. Giulio Brivio
Medico Chirurgo
Specialista in allergologia, immunologia e fisiopatologia respiratoria
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