Andrea e Beatrice ce l'hanno quasi fatta. La loro camera da letto è ormai arredata, manca solo una ventata di creatività. Alcuni suggerimenti sulla scelta del colore per pareti, arredi e accessori per la camera da letto.
Andrea e Beatrice sono all’ultimo atto della loro avventura. La loro camera da letto è ormai perfettamente arredata, il materasso più giusto è stato provato, scelto e acquistato, il letto pure, l’ambiente intorno è ridotto all’essenziale ma è anche molto funzionale e soprattutto proporzionato alle loro tasche: tutto perfetto dunque, molto logico e razionale.
Geometrico, senza errori. Forse persino troppo. Anche le pareti sono geometriche, perfette. Non fosse per il poster dei Rolling Stones sarebbero del tutto spoglie, proprio nude, terribilmente nude. Con quel colore indefinibile tra il bianco e il beige, nudo anche lui. Che tristezza, pensa forte Andrea, tanto forte da farsi sentire da Beatrice. Qui ci vuole un azzardo, un colpo di vita, una ventata di allegria e creatività. Ci vuole estro.
Va bene l’estro, ma attenzione: passare dalla genialata creativa al puro disastro è questione di un attimo. Sembra di sentirla la considerazione di Beatrice: finché si tratta di scegliere un colore è tutto facile, basta un minimo di buon gusto ed evitare gli azzardi. Se invece si vuole osare di più e provare l’abbinamento di due o tre colori, il rischio aumenta esponenzialmente. Basta sbagliarne uno e tutto crolla. La parete “sbagliata” creerà una distonia che renderà insopportabile tutto l’insieme e proprio per questo attirerà inevitabilmente lo sguardo, come per confermare d’essere inguardabile. Ragion per cui, caro Andrea, scegliamo un colore gentile, caldo e riposante.
Coloriamo la nostra camera da letto per farla diventare tutta nostra, il nostro nido morbido ed accogliente, con le nostre cose, per poche che siano, dolcemente e armonicamente immerse in un’unica atmosfera accogliente e intima.
Però Beatrice, dice sorpreso Andrea, mi hai colpito e mi hai convinto. Non tenteremo azzardi più o meno creativi, arrediamo la nostra camera da letto anche col colore, continuando con lo stesso gusto e criterio con cui abbiamo scelto le varie componenti. Magari inseriamo delle varianti, ma tono su tono, in modo da non sbagliare pur riuscendo a dare un po’ di movimento alla camera nel suo complesso. Mi piacerebbe anche commissionare un trompe l’oeil alla mia amica illustratrice e pittrice, tipo un bel cielo stellato sul soffitto con la luna che ci guarda, oppure un pergolato di gelsomino fiorito sulla parete di fondo, ma lo faremo poi, quando e se ce lo potremo permettere.
Va bene Andrea, l’idea mi piace, ma prima pensiamo all’altra camera, quella che potrebbe diventare la camera dei bambini: lì sì che potremo osare, il rosso, il giallo e l’arancione potranno diventare dominanti, perché pare che stimolino i sensi e la vitalità dei piccoli. Lo dicono anche i pediatri.
Adagio Beatrice, adesso sei tu che corri troppo: stiamo arredando la nostra prima camera da letto e pensi già alle piccole pesti che arriveranno…
Eppure è giusto così: mai smettere di sognare e progettare. La casa è troppo importante per non pensarci, e la camera da letto, nostro rifugio per un terzo almeno del nostro vivere quotidiano, ancora di più.
Più la creiamo a nostra immagine e somiglianza e più ci piacerà. E, come Andrea e Beatrice, vivremo felici e contenti.
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